Questo giovedì 31 agosto il mediometraggio sarà proiettato durante il festival Invisible Cities, presso il Palazzo de Grazia di Gorizia, alle 20.30. A seguire il dialogo del regista Alessandro Ruzzier con Donatella Ruttar. Per scoprire di più sul film continuate a leggere qui sotto! ???? ⤵️
PRESENTAZIONE
Cos’è questo paesaggio? E’ tutto qui, quello che abbiamo davanti agli occhi? A queste domande prova a rispondere Alessandro Ruzzier dopo aver attraversato il territorio dell’intera regione Friuli Venezia Giulia. Quello che vede non è solo uno spazio ma anche un tempo, durante il quale, nel corso degli ultimi 100 anni, si è dissolta la civiltà contadina.
I campi coltivati in maniera intensiva sono diventati enormi deserti. Attraversandoli è raro incontrare qualcuno. I trattori guidati dal GPS ospitano nelle cabine uomini che non toccano mai la terra. E quello spazio tra l’osservatore e l’ultimo orizzonte dove termina lo sguardo è insieme terrificante e stupefacente.
Il risultato di questa ricerca è un ibrido tra una videoinstallazione e un documentario.
Un diario visivo dove immagini e osservazioni puntuali costituiscono la struttura narrativa del lavoro. Il suono ambientale è sempre presente, seppure a volte modificato e filtrato.
Per chi si aspetta un film, nella sua accezione più classica, diciamo subito che non troverà niente di tale.
E’ chiaro, anche biograficamente, che questo è un lavoro che nasce da un atteggiamento fotografico, da un’insistenza dello sguardo che trova origine e testimonianza nella ricerca di certi autori italiani e stranieri dagli anni ’70 – ’80 in poi.
E questo filone visivo ha un intreccio profondo con la letteratura.
In quegli anni fotografi e scrittori viaggiano metaforicamente, e anche nella realtà, sulle stesse strade, dando vita ad una rinnovata visione di quel paesaggio che fino a quel momento siamo stati capaci di cogliere solo nel suo manifestarsi più generico e sfuggente.
A seguire, il regista Alessandro Ruzzier dialogherà con Donatella Ruttar, architetto, creatrice e curatrice di ricerche ed eventi culturali, di spazi e luoghi dove l’arte agisce ed interroga la storia ed il paesaggio.
CREDITS
Un film di Alessandro Ruzzier
Musiche di Cristina Spadotto (Sybell), Mariano Bulligan
Supervisione e consulenza di Federica Sansevero
Riprese, montaggio e design del suono di Alessandro Ruzzier